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Bolaffi, risultati asta “Arredi, dipinti e oggetti d’arte” – Torino 24 maggio 2017

È un set in porcellana di Sevres il top lot dell’ultima asta tenutasi presso la rinomata Casa di vendite piemontese Bolaffi. Pagato 68.600 euro, faceva parte dei quasi 700 pezzi del catalogo di “Arredi, dipinti e oggetti d’arte” andati all’incanto a fine maggio.

Il top lot dell’asta Bolaffi è una raffinata écuelle del 1787 composta da piatto e tazza, classico tradizionale dono alle puerpere di una volta (lotto 572). Decorata con scene mitologiche in oro e bianco su fondo porpora, era partita dalla modesta cifra di 500 euro base ma è schizzata a 55.000 grazie all’offerta di un acquirente francese che se l’è aggiudicata, dopo un’accesa battaglia al telefono, per 68.600 euro compresi i diritti d’asta.

Dalle tele ai mobili, dai tappeti agli argenti, la varietà di beni andati all’incanto includeva anche un selezionato insieme di pezzi di arte orientale dal XII al XX secolo provenienti da Cina, Giappone e Sud-est asiatico, un totale di 690 lotti per la vendita dei quali si sono rese necessarie due tornate. La Parte 1, riguardante “Arte orientale dal II al XX secolo”, ha proposto i lotti da 1-321 nel corso della mattinata; la Parte 2, “Arte europea e tappeti orientali dal XIV al XIX” secolo, si è svolta nel pomeriggio e ha visto passare in rassegna i lotti dal 322 a 690.

Tra gli oggetti più significativi della sezione di arte europea figurava la tela predivisionista di Angelo Morbelli (1854-1919), dal titolo “Maternità”, opera in cui il pittore ritrae la moglie e una piccola selezione di disegni di Giovanni Boldini ritraenti volti e figure femminili e scene di cavalli e carrozze. Tra le migliori performance, “Marina con volo di gabbiani”, olio su tela di Pompeo Mariani (lotto 422) che ha riportato un ottimo risultato: partito da una base 8.000 euro è stato alienato per 20.000 euro; anche il dipinto di Federico Faruffini, “Lettrice addormentata” (lotto 658), ha ottenuto un grande successo arrivando a 12.500 euro, mentre Antonio Mancini con “Ritratto di fanciulla” (lotto 646) è passato di mano per 10mila euro.

Tra i mobili, ha riscosso un successo significativo la commode francese fine Settecento opera dell’ebanista Guillaume Beneman, in noce e bronzi dorati (lotto 637), che da una base di 15.000 euro è stata venduta a 18.750 euro, e un cassettone a mezzaluna di fabbricazione piemontese (lotto 554), base 6mila euro, alienato per 9.375.

Ottimi risultati, sia in termini di venduto che di realizzi, hanno ottenuto gli oggetti orientali che segnano il debutto di Aste Bolaffi nel mercato internazionale dell’arte asiatica. Il variegato insieme era stato annunciato da Filippo Bolaffi, amministratore delegato Aste Bolaffi, nei giorni precedenti l’incanto: «Con tre importanti collezioni, frutto dell’accurata selezione degli esperti del dipartimento di “Arredi, dipinti e oggetti d’arte”, Aste Bolaffi entra nel settore dell’arte orientale ampliando ancora il proprio orizzonte di competenze per rispondere alle esigenze crescenti di questo mercato internazionale, sempre più alla ricerca di pezzi unici e originali».
Proposte 320 tra statue di divinità indiane, figure di Budda in bronzo e in pietra provenienti dalla Thailandia e dalla Cambogia, lacche e paraventi giapponesi, giade e celadon dalla Cina. Il pezzo più importante, proveniva dalla Cambogia, Khmer, periodo Kheleang, una scultura della dea Uma del X secolo con indosso un sampot legato in vita.
Top lot del settore è risultata una statua di elefante in giada appartenente alla collezione del Duca di Spoleto, padre di Amedeo di Savoia, ceduta alla cifra di 32.500 euro (con diritti), oltre dieci volte il prezzo di partenza (lotto 242). A seguire, una delicata tempera tibetana dell’Ottocento con Buddha centrale seduto (28.750 euro) e tre lotti di manifattura cinese: una coppia di bacili in porcellana con raffinati motivi beneaugurali in smalti policromi a rilievo (21.250 euro), un pendente in giada bianca decorato (Cina, dinastia Qing, XVIII secolo, 17.500 euro) e una grande figura di Guanyin in corallo rosso intenso (17.500 euro).

(I valori riportati sono compresi di commissioni d’asta)


La giornata d’asta si è caratterizzata per la viva la partecipazione del pubblico in sala, in gran parte di provenienza asiatica, e dei clienti che hanno partecipato via internet e al telefono anche da Stati Uniti, Regno Unito, Cina e Giappone. La vendita complessiva si è chiusa con un realizzo di 770 mila euro.

Aste Bolaffi
Totino, Via Cavour 17
www.astebolaffi.it

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